martedì 10 gennaio 2012


[foto: Viganò P. _ Dizionario della polvere @ Teatro Libero Milano]


Sono stati 3 giorni belli come l'idea di compleanno che hai da bambina, nelle mani un arsenale di sogni potenziali.
Torno in Brianza e la colonna sonora è ad opera dei giardinieri locali, preparano gli alberi all'arrivo della primavera, già qualche gemma si affaccia e la luce è tagliente quasi calda.
Entro in camera e trovo tutto impacchettato, invasettato come tante conserve. I fiori secchi, i pupazzi, i barattoli di vetro dentro altri barattoli di vetro, i ninnoli. Eccola, una camera ordinata finalmente come la voleva, impersonale perchè è "tutto dentro" e seminascosto ma al riparo dalla polvere. La polvere è stata la causa della maggior parte dei litigi con mamma.

"Io sono polvere. Unica materia smaterializzata. Corpo
istintivamente destrutturato semplicemente soffiando.
Ecco cosa dovrei fare. Espormi al vento. All’aria che spira
costante in certe stanze del mondo"

(cit. Alessandro Bertolini, Dizionario della polvere)

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