martedì 30 novembre 2010

dormire in altri letti sviluppa sulle gambe nuovi lividi.
pulire i lucidi che fanno luce annerisce la spugna

una spugna nera pulisce lo stesso
un lucido nero non illumina lo stesso.
tante cose creano dipendenza, sarebbe meglio avere un buon ricambio, almeno bimestrale.
il letto è sceso nella classifica per diventare tavolo e ufficio, c'è il sonno a portata di mano.
lei è gelosa, l'altra è ingenua
si fanno patine di risate come secchiate d'acqua gelate fuori stagione.

vorrei scrivere frasi più lunghe, magari eliminare i punti e le virgole, raccontare storie.
non constatazioni ma soluzioni

dove posso trovare chi non ascolta per finta? dove posso trovare quella briciola che fa scattare quel sorriso contratto fermo in fondo alla gola? quello che si ingozza lì perchè è fortissimo, magari non esce ma bagna di fuoco ogni centimetro di pelle, la percorre tutta sotto, e dura sempre così poco?
prima sembrava felice, ora si pensa allora felice per finta. basta avere qualcosa a cui pensare ed è fatta, qualcuno meglio. si dimentica di sè, diventa una bella scusa. pensare solo a sè impedisce comunque di prendersi cura. le hanno insegnato a buttare fuori l'attenzione invece che dentro. poi si arrabbia quando cerca una nuova scusa, si arrabbia con quella scusa che povero, non c'entra niente. è tutto dentro qui il problema. è bello riconoscere che è bello avere un problema da risolvere da soli

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